Adiós Antonio Puerta!





Calcio da infarto

Calciatori stroncati dall’infarto sul campo di gioco. L’ultimo venerdì sera a Siviglia. Prima giornata del campionato spagnolo della Liga, Antonio Puerta, 22 anni difensore della squadra locale si accascia al suolo colpito da un arresto cardiaco. Dopo 3 giorni di agonia, è morto martedì. Negli ultimi 5 anni oltre 40 giocatori sono morti all’improvviso, vittime di problemi cardiaci. Drammi che hanno fatto molto discutere. Eppure finora erano tutti stati classificati come casi di morte inspiegabile, dovute a cause accidentali. Ora alle luce di nuove inchieste, la realtà risulta ben altra. Nel caso di molti calciatori deceduti è stato accertato un abuso di farmaci antidolorifici: medicine che permettono ai giocatori di alleviare i dolori, colpi, distorsioni, e che i medici sportivi somministrano in grande abbondanza senza ricetta medica. Pratiche in uso nel calcio a tutti i livelli, ma non solo. Alla Festa federale di lotta svizzera un giovane atleta 28enne è morto per arresto cardiaco durante una pausa dei combattimenti. Una morte che assomiglia molto ai drammi che si sono verificati sui campi di calcio. Falò presenta un’inchiesta che ricostruisce numerosi casi di decesso in campo, le testimonianze dei compagni di gioco e le sconcertanti ammissioni dei medici sportivi.




MILANO, 10 ottobre 2008 - Danno morale. E' l'accusa dei genitori di Antonio Puerta nei confronti del Siviglia, il club per cui giocava la giovane promessa del calcio spagnolo prima di morire stroncato, praticamente in campo, da una crisi cardiaca. I signori Puerta chiedono giustizia perché, secondo loro, i medici conoscevano i problemi di salute del figlio; e tuttavia non hanno mai impedito che continuasse a giocare. Fino al tragico episodio del 25 agosto 2007, peraltro l'ultimo di una serie di malori che nei mesi precedenti avevano colpito Puerta.
L'AVVOCATO - C'è anche una richiesta in soldi, da parte dei genitori del calciatore: 240mila euro. "Nel caso in cui la società non accettasse, come sta facendo adesso, allora saremo costretti a rivolgerci a un tribunale", ha spiegato a Canal Sur Radio il legale dei signori Puerta, Juan Manuel Mauduit. Che, ironia della sorte, dal 1979 al 1983 è stato presidente dell'altro club di Siviglia, il Betis.
IL VIDEO - I genitori di Antonio, per bocca dell'avvocato, contestano anche la gestione di quella tragica serata. "Non esiste che il ragazzo, dopo il collasso, debba uscire dal campo con le sue gambe. Tutta la Spagna ha visto come camminava", ha detto Mauduit, aggiungendo di essere in possesso di un video piuttosto compromettente. Nel filmato, secondo il legale, mentre si sta cercando di rianimare Puerta nello spogliatoio, qualcuno (forse un medico) esclama: "Gliel'avevamo detto che sarebbe finita così".
TENSIONE - Ma tra il Siviglia e i signori Puerta c'è stata tensione praticamente sempre, da quando è morto Antonio. Come a maggio, quando venne organizzata una partita in memoria del giocatore senza il permesso dei familiari; o per la totale assenza di sostegno da parte del club. "In otto mesi non abbiamo ricevuto una sola telefonata dal presidente Del Nido", ha detto, amareggiato, il signor Puerta. Non solo: anche i rapporti con la vedova del giocatore, Mar, sono pessimi. Ora potrebbe spostarsi tutto nelle aule di un tribunale.



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