Cronaca di una salvezza!! da Hellastory

Ci sono voluti ben 36 giocatori, 4 allenatori (3 più un ritorno) e 3 direttori generali diversi per frenare la caduta. Numeri impensabili. Ma ci rendiamo conto che, da 6 anni a questa parte, il Verona non lotta mai per migliorarsi, ma solo per non precipitare più in basso?! A parte quella stagione, unica e irripetibile, nella quale abbiamo sfiorato i playoff con Ficcadenti in panchina (e Cassani, Adailton, Behrami, Bogdani, Pegolo, Rosina, Italiano e Mazzola … in campo) ogni volta abbiamo mostrato sempre il lato peggiore di noi stessi. Non è un caso se ci siamo salvati all'ultima giornata in B con Malesani, Maddè e Ficcadenti e quest'anno con Pellegrini per non retrocedere in C2. Un cammino vergognoso il nostro, veramente indecoroso.

La società Hellas Verona e i suoi pessimi rappresentanti hanno un debito infinito di riconoscenza nei riguardi dei tifosi gialloblu. Chissà dove sarebbe finita senza di noi! Invece, come ogni genitore, abbiamo accudito e sopportato con amore e pazienza nostro figlio complessato, sfaticato e senza carattere. Potevamo vivere sereni con l'orgoglio di borse di studio, campus universitari e stage all'estero, invece siamo qui ad abbracciarci commossi per una sufficienza sofferta ottenuta all'ultima interrogazione dell'anno.

Non può andare avanti in questo modo. Siamo esausti. Il Verona ha giocato i playout con gente che ha calcato campi di A e B, ma ha trovato la forza di reagire solo quando ha seguito il buon senso del suo tecnico della Berretti, ovviamente esordiente assoluto. Ricordate il cinghiale che si doveva arrampicare sul platano? La sua missione impossibile? E poi c'è voluta la saggezza di un vecchio marinaio di cose gialloblu, Previdi, per mettere insieme i cocci. Ma tutto questo significa che forse non ci voleva molto per recitare un ruolo diverso in questa stagione disastrosa. Bastava solo scendere in campo con maggiore umiltà e attaccamento alla maglia.

Massimo.

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