Riecco Mancini ..Quello nuovo.



Velocità, abilità negli inserimenti in zona-gol: carte da grande giocatore, malgrado un rendimento non sempre costante. Apprezzato da Capello, rilanciato da Spalletti, ora Amantino ha trovato in Mourinho un nuovo importante estimatore, che l'ha voluto con forza alla sua nuova corte nerazzurra. E pensare che, nella sua prima stagione in Italia, Mancini sembrava un giocatore come tanti altri, che difficilmente poteva fare la differenza. A Venezia, dove la Roma l'aveva parcheggiato dopo averlo prelevato dall'Atletico Mineiro nel gennaio 2003, colleziona tredici presenze da terzino. Nella stagione successiva, Capello ne intuisce le capacità di apriscatole e 'rompiscatole' per le altrui difese. E ha ragione. Mancini va in gol a Skopje, in Uefa, il 15 ottobre. In 33 incontri di serie A realizza otto reti: il più bello nel primo derby contro la Lazio, il famoso “tacco di Dio”, che gela Sereni e tutta la difesa biancoceleste.



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