La Mia Passione

TRANI - Si chiama Francesco, come Cannarozzi, il calciatore dell'Ursus Trani che ha preferito confessare di aver segnato una rete irregolare piuttosto che gioire per aver conquistato il pareggio contro un vincente Trinitapoli. Succede a Trani e indossa la casacca giallorossa, già distinta in passato per alcuni episodi del genere.

I FATTI - Minuto 20 della ripresa. Il Trinitapoli vince a Trani per 1 a 0 e Francesco Scandamarro ha sui piedi la palla per pareggiare i conti. Entra in area palla al piede e scocca un tiro violentissimo che si insacca in rete. L'arbitro convalida il gol e l'Ursus festeggia. Gli avversari però, contestano per aver visto la palla entrare da un piccolo buco presente nella rete ma giudicato troppo piccolo dall'arbitro per il passaggio del pallone. Palla al centro e Scandamarro che dimostra tutta la sua sportività chiedendo all'arbitro di non convalidare la sua rete perchè effettivamente la palla è entrata dal buco nella rete. Il gesto, condiviso dai compagni e apprezzato dagli avversari deve essere un monito e un esempio - dicono i dirigenti tranesi tramite l'e-mail inviata in redazione - questo è il calcio bello da raccontare, non episodi di violenza. La gara finirà comunque 1 a 1, merito di una rete dello stesso Scandamarro, questa volta di tacco, in stile Madjer.

PRECEDENTI - Come abbiamo già spiegato, quello dell'Ursus non è il solo caso teso a smitizzare un pallone sempre più gonfio di valori negativi. Nel Marzo scorso, contro il Real Corato, le squadre avevano deciso di entrare in campo a maglie invertite a simboleggiare l'amicizia tra i componenti delle due squadre. Un bel gesto pubblicamente apprezzato anche da Vito Tisci, presidente della FIGC. Non va dimenticata la divertente iniziativa "Velina cercasi", proposta dai dirigenti dell'Ursus, società che vanta una storia cinquantennale, per "ammogliare" alcuni componenti della rosa.

Da Soccer Puglia

le foto dal sito del Trani