Virtus Casarano in Serie D!!!


Vanta ormai oltre ottanta anni la tradizione calcistica casaranese. Agli albori, il primo mecenate-presidente fu Giuseppe Capozza, solerte e dinamico imprenditore, originario di Molfetta.

Lo stadio in cui si esibiva il Casarano era situato in via Marsala, dove oggi è ubicato un complesso di case popolari, per trasferirsi poi (intorno agli anni Quaranta), in via Ruffano, esattamente dove oggi è situato l’istituto che ospita le scuole elementari. Bisognerà attendere il 1956 per poter giocare nell’attuale stadio, intitolato proprio al pioniere del calcio casaranese Giuseppe Capozza. Progettato dall’ing. Antonio Casto, lo stadio di via Matino, è stato il contenitore di tutte le sfide che hanno segnato il prestigioso percorso della Virtus Casarano che è stata fondata nel 1969, dopo gli incidenti verificatisi a Lizzanello che provocarono la squalifica a tempo indeterminato di molti giocatori con gravi e inevitabili ripercussioni sulla società.

Grazie all’impegno di un gruppo di volenterosi amici come Franco Bellante, Giuseppe D’Astore, Ruggero De Matteis, Quintino Legittimo, Gino Lupo, Cesare Monastero e Gioacchino Vogna, si fondò una società ex-novo, ripartendo dal campionato di Terza Categoria (allenatore Ciccio Chiarello) e via via scalato le tappe fino ad arrivare a conquistare l’ambita serie D (1977). Quella stagione però fu tutt’altro che esaltante, anzi, arrivò la retrocessione con fatali problemi di natura finanziaria.

Ma questa fu l’occasione del vero e autentico rilancio del calcio casaranese: quasi per volontà popolare (indimenticabile la scena di Piazza Indipendenza, colma fino all’inverosimile di tifosi che lo acclamavano festanti) il nuovo presidente della Virtus Casarano è Antonio Filograna, uno dei più importanti imprenditori calzaturieri, che, con straordinaria passione e non pochi sacrifici finanziari, in sole tre stagioni, dal 1978 al 1981, partendo dal campionato di Promozione, vince il campionato di serie D, approda in C/2, e, dopo l’indimenticabile spareggio con il Monopoli a Brindisi – gol di Cau- con il panchina il “vate” Angelo Carrano, arriva addirittura in C/1, palcoscenico assolutamente impensabile per una cittadina delle potenzialità quali quelle di Casarano. La straordinarietà dell’impresa calcistica della Virtus sta nel fatto che la squadra riuscì a conquistare la promozione in C/1 nonostante l’assenza fisica del presidente Filograna, tenuto sotto sequestro, per quasi otto mesi.

L’esaltante escalation di risultati colloca Casarano in una buona posizione nel quadro del calcio professionistico. Antonio Filograna riesce a imporre nel firmamento calcistico nazionale la Virtus che non si rivelerà affatto una meteora, corroborata da vent’anni di permanenza ininterrotta nel calcio professionistico, impreziosita dalla conquista della Coppa Italia di serie C (23 giugno 1985, allenatori Ferretti - Placella), e dall’aver sfiorato la promozione in serie B in due circostanze (1984, allenatore Giorgis e 1991, allenatore Balugani). A ciò si aggiunga la consacrazione di un Direttore sportivo di livello internazionale quale Pantaleo Corvino e una serie interminabile di calciatori che si sono affacciati al "Capozza" offrendo il loro contributo e ricevendo in cambio l’affetto e l’attaccamento di una piazza che vanta pochi eguali.

Nel 1993, deluso dall’andamento di un campionato nato sotto una cattiva stella e culminato con l’amara retrocessione in C/2 (spareggio con il Potenza sul neutro di Foggia), Antonio Filograna chiama alla guida della società il giovanissimo imprenditore Paride De Masi che pone tutto il suo entusiasmo al servizio del Casarano. Poco prima dell’inizio del torneo, la squadra viene ripescata in C/1.

Con in panchina Roberto Antonelli, grazie alla ventata di novità soprattutto societarie apportate da Paride De Masi, la squadra disputa un eccellente torneo mettendo in mostra giovani molto interessanti. La cocente delusione però è dietro l’angolo. Nella stagione successiva fu allestita una formazione straordinaria con innesti del calibro di Francioso, Orlandoni,Passoni Cucciari e Buoncammino, allenatore Viscidi. Problemi tra il cav. Filograna ed i tifosi portano però la squadra a salvarsi per il rotto della cuffia. Nel 1998 la retrocessione in C/2

Dopo un periodo di fasti, per il calcio casaranese si schiude un lungo intervallo oscuro di decadenza e di magra: si scivola dalla C/2 alla Promozione, attraverso vicissitudini societarie e inesorabili incertezze economiche. La piazza è sfiduciata e i tifosi delusi.

La rinascita
Paride De Masi

Nel giugno 2006 l'imprenditore locale Paride De Masi, presidente del Gruppo Italgest, ha rilevato il titolo sportivo dall'Assi Maglie per formare una nuova società. Dopo aver avviato un settore giovanile promettente (vittoria del campionato Allievi provinciale 2005), dimostrando un'attenzione non comune nei confronti della storia del calcio casaranese, rifonda la Virtus Casarano avvalendosi di un assetto societario formato da eccellenti competenze: iscrive la squadra al campionato di Promozione Pugliese e, come per incanto, fa rinascere entusiasmo e passione in tutti i tifosi.

Nel corso della stagione calcistica 2006/2007, per motivi non meglio precisati, lascia la presidenza a Biagio Maci, attuale Presidente della Virtus Casarano e designa come Presidente onorario il padre Giovanni De Masi. A fine stagione la Virtus Casarano conquista l'Eccellenza tramite la vittoria dei Play-off contro il Sogliano, davanti a 4500 spettatori.
Nell'annata 2007/2008 inizia il Campionato d'Eccellenza da favorita. Le aspettative sono quelle di dominare il campionato, avendo a disposizione nelle proprie file gente di categoria superiore come Priscandaro, Mitri e Mortari. Dopo le prime giornate, segnate da risultati non convincenti, c'è il primo cambio di panchina: via Levanto e dentro Roberto Rizzo. Quest'ultimo si porta con se Stasi, Andrisani e Chechi, a cui successivamente affianca Luceri: gente over 30 come Mitri & Prisciandaro, che affrontano la loro avventura senza dimostrare particolare attaccamento alla maglia. Anche per questo la situazione della Virtus non migliora, anzi si complica ancora di più fino ad arrivare all'epurazione dell'organico e ad un ulteriore cambio di panchina. Subentra così mister Gabriele Geretto che prende una squadra ridimensionata dai risultati e, grazie al suo carisma, riesce a trasportarla fino alla finale dei Play off, in cui viene però superata sul doppio confronto dal Bisceglie. Il 2008/2009 porta in casa Virtus il cambio di Presidente: infatti Paride De Masi passa il testimone al fratello Ivan. Ennesima rivoluzione tecnica e di organico: ad allenare la squadra viene chiamato Salvatore Bianchetti, viene nominato D.S. Franco Elia che porta a Casarano un bel mix di giovani, con qualche "senatore" trentenne come Villa e Calabro; quest'ultimo insieme al portiere Leopizzi aveva già indossato la maglia rosso azzurra in C1 a metà degli anni novanta. I risultati si vedono fin da subito: la squadra dopo 27 giornate guida il Campionato in testa alla classifica, con cinque lunghezze di vantaggio sul Liberty Bari. Il 12 febbraio 2009 la Virtus Casarano conquista la Coppa Italia Dilettanti superando nella finale regionale, sul campo neutro di Francavilla Fontana, il Liberty Bari con il risultato di 2-0 maturato al termine dei tempi supplementari.

Queste le parole di De Masi al momento del suo insediamento:
« L'avventura calcistica che conduciamo da quest'anno rappresenta, per noi della Virtus, una scommessa nella quale crediamo profondamente.

Per due motivi. Primo: intendiamo restituire quella dignità calcistica alla nostra città, il cui nome in passato è andato in giro per l'Italia nei più prestigiosi ed importanti stadi del calcio professionistico; vorremmo ritornare lì dove eravamo, anche per la straordinaria passione dei nostri amabilissimi tifosi il cui entusiasmo è la nostra più grande soddisfazione. Secondo: crediamo fortemente in un progetto di solidarietà che abbiamo inteso abbinare all'immagine della Virtus: contribuire alla causa della Fondazione Bastianutti - Onlus, che ospiterà in una casa famiglia bambini disagiati.

Per seguire la Virtus, i nostri tifosi accedono allo stadio gratuitamente, versando un obolo volontario che viene girato direttamente e per intero alla Fondazione Bastianutti - Onlus, oppure compiono una buona azione... Ci piace pensare che questo modo di amministrare il calcio, anche nella nostra categoria, possa avviare un potente motore di solidarietà, svincolato dal risultato del campo di gioco ma determinato a conseguire risultati più preziosi: sensibilità e senso civico.

Sul campo intendiamo recitare il nostro ruolo nel migliore dei modi, non ponendoci né vincoli né obiettivi: abbiamo un sogno, però, e vorremmo tramutarlo in realtà. Con l'aiuto di tutti.

da Wikipedia



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2 commenti:

  1. Claudio Says:

    Sono contento della promozione del Casarano in serie D anche perchè ho molti amici da quelle parti,e so quanto ci tenessero a far risorgere una società tanto ambiziosa. Grazie a Fedele ho saputo di questo inaspettato successo COMPLIMENTI!!!!

  2. Anonimo Says:

    dopo gli incidenti verificatisi a Lizzanello che provocarono la squalifica a tempo indeterminato di molti giocatori con gravi e inevitabili ripercussioni sulla società.