Casiraghi e la Nazionale del..."Villaggio"

Non tutto il male vien per nuocere. Costretta a cambiare programma, la Nazionale olimpica s'è ritrovata nel villaggio olimpico, esattamente come succede a tutti gli atleti normali. E la cosa piace, perché è nella normalità che accadono le cose più eccezionali. Una fatto di cui sembra essere conscio il ct Pier Luigi Casiraghi e, presumibilmente, anche tutta la Nazionale azzurra. "Finalmente possiamo vivere l'Olimpiade nella sua atmosfera- ha detto il tecnico-. Siamo contenti di andare lì (a Pechino ovviamente, ndr) finora abbiamo vissuto al chiuso degli alberghi, ora respiriamo l'aria olimpica". Questo non signficherà che la Nazionale vincerà l'oro o una medaglia importante. Ma che anche se non dovesse farlo avrebbe comunque guadagnato qualcosa di altrettanto importante. Ovvero il rispetto di tutti quegli atleti che soffrono per quattro anni senza guadagnare nemmeno un decimo di quanto i nostri calciatori incassano in meno di un anno. Che non fanno i capricci o le bizze, ma che lottano per conquistare lo spazio che meritano in questo dannatissimo mondo.

da la leggenda del Calcio

PECHINO (Cina), 16 agosto 2008 - A casa. Dopo aver intravisto la possibilità di giocare per l’oro, l’Italia scivola molto prima di provarci: fuori già nei quarti, nonostante due rigori a favore e quasi un’ora giocata in superiorità numerica. Il Belgio si è dimostrato la squadra temuta, anzi attesa: dura il giusto, intelligente, con un paio di giocatori - Dembele, autore di una doppietta, e Mirallas - che hanno confermato grandi qualità. Ma è stata l’Italia a consentire al Belgio di giocare la sua partita e di colpire al momento giusto. Una doccia fredda. Di più: una mazzata, ma per quello che si è visto nei 90’ non è stato sicuramente uno scandalo.



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