Sportiva? No, grazie. Preferisco essere 'umana'

Un tempo l’espressione ‘essere sportivo’ identificava coloro che riuscivano a vivere la vita con serenità, senza prendersela troppo per un qualcosa che poteva aver arrecato ira. Sono cresciuta con questo insegnamento, ma da oggi so che non sarà più così.

Per me oggi ‘essere sportivo’ ha un nuovo significato: vivere secondo le logiche del business, senza un cuore che faccia ancora battere il mondo dello sport.



Non sono una tifosa accanita, ma proprio non riesco a mandare giù la multa di 2.000 euro comminata al Manfredonia Calcio per non aver disputato la scorsa domenica l’incontro a Barletta.

Qui, però, credo che essere tifosi non c'entri.
Qui entra in gioco una bibbia di leggi e regolamenti che giorno dopo giorno sta erigendo un muro sempre più alto tra lo sport e coloro che lo seguono. Come si può multare una squadra per non aver disputato un incontro dopo che uno dei calciatori è stato raggiunto in campo dalla terribile notizia della morte della moglie e del figlioletto di dieci mesi?

Secondo il regolamento “il rinvio di una gara, quando anche concordato dalle due società, deve essere preventivamente comunicato alla Lega, soggetto organizzatore dell’evento stesso, per la ratifica dell’accordo; che solo nella ricorrenza del predetto adempimento può parlarsi di gara rinviata, dovendosi in caso contrario considerare la stessa come «gara non disputata» con tutte le conseguenze disciplinari”.

Pertanto il giudice ‘sportivo’ per il mancato adempimento delle procedure previste dai regolamenti di Lega ha comminato alla società Manfredonia l’ammenda di 2.000 euro.

Il bello è, si fa per dire, che la società deve essere comunque grata alla Lega per non aver perso la gara a tavolino e per aver avuto solo il rinvio della stessa.

E dopo una settimana trascorsa tra obitori e funerali, con una città affranta dal grave lutto e strettasi attorno alla società in un momento così doloroso, the show must go on. Incredibile pensare che, di fronte a certi tragici avvenimenti, leggi e regolamenti non possano essere superati.

Io, qui in riva al golfo, non posso che sperare di dimenticare in fretta l’insegnamento ricevuto sull’essere sportiva. D’ora in poi preferisco essere umana.

Maria Teresa Valente

Fonte Manfredonia Calcio



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2 commenti:

  1. Bruno Spelorzi Says:

    ciao Marianna ach'io preferisco essere umano

    tanti baci,

    Bruno

  2. Bruno Spelorzi Says:

    ciao Fedele anch'io preferisco essere umano,

    Bruno